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Guida Definitiva: Realizzare una web radio

Anno Domini 2018, le web radio sono sempre più vicine, sempre più diffuse, sempre più ascoltate. Siamo nell’era di TuneIN e altri aggregatori preinstallati su smart-tv e autoradio iper-connesse. Ecco quindi la guida definitiva per la realizzazione di una web radio, dalla sua ideazione alla pratica.  Non parleremo di low cost ne tanto meno di […]

Guida Definitiva: Realizzare una web radio

Anno Domini 2018, le web radio sono sempre più vicine, sempre più diffuse, sempre più ascoltate. Siamo nell’era di TuneIN e altri aggregatori preinstallati su smart-tv e autoradio iper-connesse.

Ecco quindi la guida definitiva per la realizzazione di una web radio, dalla sua ideazione alla pratica. 

Non parleremo di low cost ne tanto meno di grandi budget; ovviamente ci saranno “consigli sugli acquisti” da esperti di settore, ma ci baseremo di più sul perché effettuare una determinata operazione rispetto ad un altra o su quale beneficio si può ottenere da una determinata azione. Non parleremo dei valori di una web radio o del perché possa dare nuova linfa ad un business, c’è un articolo dedicato.

Pronti? Sarà una guida a puntate e questa è la prima!

Trova il posto giusto

Una radio online è e sarà sempre una radio a tutti gli effetti. Proprio come quei grandi network che ascoltiamo in coda al semaforo durante lo zapping della mattina. Per realizzare la nostra web radio dobbiamo quindi selezionare il posto ideale per posizionare tutta l’apparecchiatura ed i nostri microfoni. Se abbiamo possibilità di scegliere un’ambiente le regoline da tenere in considerazione sono:

  • Soffitti bassi è meglio. Più un soffitto è alto, più dovremo intervenire con correzioni acustiche (pannelli, trappole per bassi, diffusori….) incidendo così sul nostro budget.
  • No a stanze quadrate. I risultati migliori si trovano quando le pareti non sono uguali tra di loro, rettangolari è la scelta ottimale.
  • No a pareti esposte a strade trafficate, le ore di congestione sanno essere molto fastidiose..

Trovata la posizione corretta iniziamo ad analizzare lo spazio. Soffermiamoci sul pavimento, per uno studio l’ideale sono cemento, mattonelle o legno.

Il posizionamento di tappeti, contrariamente a quanto si pensa può non essere la scelta ottimale per due motivi; in primo luogo, in uno studio ci si muove spesso, ed un tappeto può rovinarsi velocemente, per secondo invece un tappeto ha effetto fonoassorbente ma solo sulle alte frequenze, andando così ad inficiare sulla nostra resa acustica.

Il momento di liberare la stanza è arrivato, armarsi di aspirapolvere, e dare una bella rassettata!

 Il Trattamento Acustico

Come anticipato sopra, ora vediamo una serie di elementi che avremo a disposizione per il trattamento acustico. Ognuno di essi avrà un compito, sta a noi e alla possibilità di investimento che abbiamo scegliere cosa acquistare.

Pannelli fonoassorbenti

I fonoassorbenti sono una famiglia di materiali caratterizzati da una particolare proprietà: se colpiti da un’onda sonora, hanno la capacità di dissipare una parte dell’energia incidente. Se un materiale fonoassorbente viene posizionato su di una superficie, essa risulterà “assorbente”, cioè impedirà al suono di riflettersi e, pertanto, di propagarsi nuovamente all’interno dell’ambiente. Per saperne di più guarda questo veloce video.

Il loro compito quindi, sarà quello di impedire che il suono della nostra voce rimbalzi contro una parete e venga inviato nuovamente al nostro microfono, inficiando così sulla qualità e creando una sorta di effetto riverbero.

Il classico test, è quello di battere le mani nella stanza, prima e dopo aver applicato i pannelli. Il risultato che percepiremo sarà molto diverso!

Come posizionarli?

Quando si copre l’area di una parete, lasciate il suo punto di riflesso libero sulla parete opposta, in quanto un pannello è sufficiente per eliminare le onde stazionarie in quel determinato punto.

L’immagine ti aiuterà a capire meglio questa frase

Cosa offre il mercato?

High budget: Kit Auralex Roominator D36
Kit da 36 pannelli 30 cm x 30 cm – € 170

Low budget: Kit KeyHelm 20
Kit da 20 pannelli 50 cm x 50 cm – € 65

Bass Trap – trappole per bassi

Come dice il nome, le trappole per i bassi servono a trattenere le basse frequenze. I pannelli fonoassorbenti lavorano sulle medio-alte frequenze, e nello spettro vocale, sono le prime a rimbalzare. Se però pensiamo di ospitare sessioni live nella nostra radio anche le Bass Trap avranno un ruolo importante.

Nel mercato, abbiamo 2 tipi di elementi per trattare le basse frequenze:

  1. Assorbenti Porosi – utilizzano un materiale denso come la schiuma per assorbire le onde sonore.
  2. Risuonatori Acustici – che utilizzano un diaframma per assorbire specifiche frequenze basse attraverso la vibrazione simpatetica.

Noi, faremo affidamento agli assorbenti porosi, in quanto più indicati per un suono da studio.

Come posizionarli?

Se siete in possesso di almeno 8 bass trap, basterà metterne una in ogni angolo. Se ne possedete solo 4, metteteli nei 4 angoli superiori per risparmiare spazio a terra.

Se dopo questo trattamento base vi sono rimaste delle bass trap, il passaggio successivo sarà quello di impilarle in colonne lungo gli angoli diedri verticali, come mostrato nell’immagine.

Cosa offre il mercato?

High budget: Bass Trap LENRD
Kit da 4 trappole 30 cm x 30 cm x 60 cm – € 180

Low budget: Bass Trap KeyHelm 4
Kit da 4 trappole 25 cm x 25 cm x 100 cm – € 80

Filtri anti-riflesso

Abbiamo poco budget? Questa soluzione potrebbe fare al caso nostro. Si tratta di un filtro semi-circolare che verrà applicato alle spalle del nostro microfono, per impedire alla nostra voce di percorrere la stanza e tornare indietro con riflessi e riverberi. Hanno dei costi contenuti e non implicano il trattamento di tutte le parete.

Unico difetto, ci impediscono la visuale. Se abbiamo ospiti, faremo molta fatica a guardarli in viso mentre parliamo, oppure non ci permetteranno di visualizzare schermi con informazioni su brani in onda o il nostro copione, di cui parleremo più avanti.

Nordell anti riflesso pieghevole – € 72

sE Electronics Reflexion Filter X – € 90

CAD Audio AS22 – € 108

sE Electronics Reflexion Filter Pro – € 200

Tendaggi

Ci sono rimaste le finestre!

Dando per scontato che non abbiamo scelto un loculo sprovvisto di vetri sul mondo reale, dovremo preoccuparci anche dei vetri. È bene prevedere dei tendaggi che durante le fasi di registrazione e ONAIR, impediranno al vetro di vibrare sia per agenti interni che esterni alla stanza, e quindi generare rumore. Anche IKEA, ha dei buoni tendaggi pesanti che possono servire sia a livello acustico, che per creare simpatici giochi di colore con la nostra stanza.

 

Per oggi ci fermiamo qua. La prossima settimana entreremo più nello specifico, con gli strumenti ideali per iniziare ad allestire la nostra postazione di broadcasting. Nel frattempo ascolta. L’ascolto è la cosa più importante per chi vuole percorrere una strada: si impara, si iniziano ad acquisire dinamiche che solo con l’ascolto di altri si riescono ad ottenere.

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